Un fortunato sistema di apertura/chiusura cha ha sin dalle origini caratterizzato i box-doccia: l’anta scorrevole continua a riscuotere successi, con qualche interessante aggiornamento tecnologico.
L’anta scorrevole è una delle aperture più conosciute al mondo e non è un caso quindi che l’azienda produttrice di box-doccia Bianchi & Fontana, l’abbia inserita nel primissimo modello prodotto: Oasi, che quest’anno compie ben 50 anni.
L’anta scorrevole si è diffusa a partire dagli anni ’60-’70, quando l’assenza di ingombro frontale per l’apertura dell’anta la rendeva ideale per la conformazione lunga e stretta dei bagni dell’epoca. Grazie al sistema di guide e scorrimento, questo modello permetteva un’ampia apertura del box-doccia senza rischiare di sbattere contro sanitari, rubinetteria o muri, racchiudendo così tutta la funzionalità di quest’anta.
Anta scorrevole: da funzionalità a estetica
Negli anni però la funzionalità di questa apertura è passata in secondo piano, soprattutto quando il bagno ha iniziato a essere considerato un ambiente di design e non di solo servizio. Le preferenze dei clienti si sono così orientate verso altri modelli di apertura del box-doccia, ad esempio l’anta battente che permetteva un maggior numero di personalizzazioni in accessori come cerniere e profili.
Questo trend ha poi rallentato intorno al 2010 quando la richiesta di ante scorrevoli per il box-doccia è tornata in auge, non solo per motivi di funzionalità ma soprattutto per motivi di estetica. Questo cambiamento è avvenuto di pari passo con la tendenza a fare box-doccia sempre più ampi in cui l’utilizzo di un’anta scorrevole frontale è in grado di valorizzare la grandezza del box con eleganza e luminosità grazie ai pochi profili presenti.
Questa apertura presenta poi anche una serie di vantaggi tecnici come l’assenza di ingombro frontale e un’ottima tenuta d’acqua che la rende compatibile con diverse superfici del pavimento, dal legno al marmo, e con diverse frequenze di utilizzo. La ricerca del connubio perfetto fra estetica e funzionalità ha anche portato negli ultimi anni alla progettazione di box-doccia in cui il sistema di scorrimento avviene in slow-motion, o con comandi elettronici a bassa tensione, rendendo questa apertura più tecnologica e più moderna, adatta sia alle abitazioni che a sofisticate camere d’hotel.
Box-doccia: questione di portata
Potrebbe non sembrare, ma anche questo modello di apertura ha un suo tallone d’Achille: il carrello di scorrimento infatti, progettato e testato per sopportare una certa portata, pone qualche limite sulle dimensioni del box-doccia e non può superare certe altezze che oggi sembrano andare sempre più di moda. Grazie alla lunga esperienza nel settore Bianchi & Fontana è però in grado di proporre accorgimenti tecnici e personalizzazioni, partendo sempre da un’analisi della problematica condivisa con il cliente e coinvolgendo i professionisti dell’ufficio tecnico.