Paese che vai, abitudini che trovi, e l’igiene non è da meno. Scopriamo in quali Paesi ci si lava di più e in quali invece, diciamo così, si “risparmia più acqua”.
Non tutti i Paesi del mondo sono uguali, cambiano le culture, le religioni e anche le abitudini in fatto di numero di docce alla settimana e di igiene personale. Questo è quello che è emerso in uno studio di qualche anno fa a cura di Euromonitor che ha registrato abitudini quantomeno inaspettate.
Il primo dato ad emergere è che, contrariamente a quanto si possa pensare, il reddito medio pro-capite non è un indicatore di maggiore igiene, infatti nei Paesi più poveri si fanno molte più docce che in quelli più ricchi. Sul podio salgono Brasile con 12 docce alla settimana, seguito da Colombia (quasi 10) e Medio Oriente (8), mentre tra i Paesi europei con il maggior numero di docce alla settimana figura la Spagna con quasi una doccia al giorno. Tra i Paesi dove si “rilevano” meno docce figurano invece Germania, Cina, Regno Unito e Giappone con una media di circa 4,5 docce settimanali. La media mondiale è di circa sette docce alla settimana, una al giorno. Lo stesso studio ha anche registrato che, nella maggior parte dei Paesi, non ci si fa lo shampoo ogni volta che si fa una doccia. La media mondiale per gli shampoo è di 3,5 alla settimana e i Paesi che si lavano più spesso i capelli sotto la doccia sono Messico (più di 6 shampoo), Brasile e Giappone che superano quota 4.
Secondo uno studio dell’Icm Research pare poi che nel mondo le donne si lavino con maggiore frequenza rispetto agli uomini e che trascorrano più tempo in bagno, con una media di ben 73,39 minuti al giorno..
Per quanto riguarda l’Italia, uno studio di Kantar Worldpanel riportato sul quotidiano spagnolo La Vanguardia, ha indicato che gli italiani fanno una media di 6 docce alla settimana e che il 50,6% di loro preferisce farsi la doccia al mattino prima di andare al lavoro o a scuola, mentre il 37,8% sceglie la fascia oraria serale. La tendenza a prediligere la fascia oraria mattutina viene confermata in quasi tutti i 10 paesi del mondo analizzati dalla ricerca, ad eccezione della Cina, dove l’85,2% delle persone preferisce lavarsi la sera.
In questi numeri rientrano certamente fattori come la moda nell’acconciatura e nella lunghezza dei capelli, gli stili di vita, le attività professionali, la salubrità dell’ambiente circostante, la differenza tra ambiente urbano ed extra-urbano. Ci sono poi anche impostazioni culturali che segnano profondamente le nostre abitudini, legate a tradizioni a cui abbiamo già fatto riferimento in un precedente articolo dedicato alle origini della doccia e alle diverse pratiche ad essa associate.
Interpretare con certezza i dati messi in evidenza dalle varie ricerche non è cosa facile, una sicurezza però c’è: che sia con un semplice e rudimentale getto d’acqua, o un avveniristico erogatore “emozionale” con giochi di luce e aroma terapia in un box-doccia di design, la doccia resta una routine fondamentale delle nostre vite e un rito sociale per vivere il nostro tempo curati, puliti, carichi o rilassati, in base alle esigenze del momento.
