Una lega formata da ferro, carbonio e altri elementi, questo è l’acciaio, il materiale usato da BianchiFontana per la produzione dei loro box-doccia. Proviamo a conoscere meglio questo materiale, noto soprattutto per le sue caratteristiche di robustezza e di durata nel tempo.
Si fa presto a dire “acciaio” ma non tutti sanno che con questa semplice parola si possono identificare tante famiglie e sottocategorie di acciai diversi. Tra queste la più famosa è certamente quella dell’acciaio inossidabile, così chiamato perché grazie al processo di passivazione che subisce, presenta un’alta resistenza ai fenomeni ossidativi e, generalmente, non forma la ruggine se entra in contatto con agenti esterni come acqua e aria. Sappiamo però che questa caratteristica può presentare qualche eccezione, evitabile tuttavia seguendo alcune semplici accortezze.
Inossidabile ma volubile
Nella produzione dei suoi box-doccia l’azienda bolognese BianchiFontana utilizza al 90% un tipo di acciaio inossidabile detto “austenitico” (AISI 304): un materiale nobile che permette lavorazioni di presso-piegatura esteticamente più apprezzate, limitando alle sole parti magnetiche in prossimità dei sistemi di chiusura l’utilizzo di acciaio ferritico (AISI 430) che garantisce la funzionalità dei sistemi a calamita per tenere le porte chiuse. Vale la pena ricordare che tra i due acciai non c’è alcuna differenza dal punto di vista dell’estetica, mentre è sostanziale il divario per quanto riguarda la resistenza all’ossidazione ed è per questo che il suo utilizzo è limitato alle piccole porzioni di profilo interessate dal contatto con la calamita di chiusura.
Avere scelto di utilizzare solo acciaio comporta alcune incognite di mercato, soprattutto per l’austenitico che, proprio a causa della presenza di nichel, può presentare un andamento dei prezzi “fluttuante” determinato dal borsino del nichel soggetto ad un andamento oscillante per quanto riguarda prezzi e quotazioni. Solo nel 2021 ha registrato un aumento del 50% che si è riverberato ovviamente sul prezzo dell’acciaio, richiedendo una politica di prezzi e di approvvigionamento particolarmente attenta.
La fucina del tempo
Per quanto riguarda la produzione dell’acciaio inox, questa viene fatta scaldando i suoi componenti (per gran parte acciaio da riciclare) negli altiforni fino alla liquefazione. La colata di materiale viene fatta raffreddare e laminata con il passaggio attraverso rulli di spessore sempre più ridotto, un po’ come si tira la sfoglia delle tagliatelle per fare una metafora “casalinga” di questo complesso procedimento meccanico.
Le lamine vengono successivamente arrotolate su sé stesse, tagliate e bordate per formare i coils che vengono trasportati ai Centri Servizio italiani da cui anche BianchiFontana si rifornisce. I Centri Servizi stendono i coils, li tagliano in base alle misure richieste e svolgono le operazioni di lucidatura o satinatura per poi consegnarli all’azienda ricoperti da una protezione di polietilene.
Gli ultimi step della catena produttiva, necessari alla trasformazione in box-doccia, sono le piegature, i tagli e le finiture galvaniche che vengono fatte direttamente in azienda per rendere il box-doccia cromaticamente versatile e adattabile allo stile e alle esigenze del cliente finale, a cui viene consegnato il risultato protetto dal polietilene di fabbrica come garanzia di qualità del prodotto.
BianchiFontana impiega per i suoi prodotti esclusivamente il cosiddetto “rilucidato”, un acciaio di prima scelta per quanto riguarda le caratteristiche estetiche e di robustezza, da cui dipende in larga parte il successo delle collezioni che resistono inossidabili a catalogo da più di 50 anni.