Nella progettazione d’interni, oltre a materiali e dimensioni dell’arredobagno, anche accessori e rubinetteria propongono nuove tendenze. Soffioni, rosoni e doccini cercano nuovi abbinamenti con colori e texture delle finiture e dei rivestimenti.
Il panorama della doccetteria è oggi molto ampio, conta modelli diversi e differenti tipologie di getto d’acqua che rendono il lavoro dei produttori di box-doccia sempre più complesso. Infatti, oltre alla loro dimensione estetica, questi elementi incidono anche e soprattutto sul livello di tenuta dell’acqua, caratteristica che in Bianchi & Fontana, azienda del bolognese, si misura con l’esclusivo gocciometro e che, in generale, qualifica un box-doccia di alta gamma.
Scegliere la doccetteria
Storicamente, nella prima generazione di docce, l’acqua usciva da un elemento fisso al muro, in alcuni casi dotato di testa snodabile. Successivamente questo è stato arricchito con altri elementi come l’asta sulla quale il doccino poteva scorrere, grazie al sistema saliscendi regolabile per altezza o per decidere se bagnare o no i capelli. Inoltre, il tubo flessibile consente di staccare il doccino dalla struttura e di muoverlo per un migliore lavaggio e per una maggiore comodità. Il diffondersi di questi doccini sganciabili ed estraibili ha rappresentato una sfida per i produttori di box-doccia per mettere a punto soluzioni sempre più performanti per quanto riguarda la tenuta dell’acqua.
A complicare ulteriormente lo scenario sono poi arrivate le docce multifunzione costituite da almeno due elementi di fuoriuscita dell’acqua: il doccino mobile e un soffione o rosone fisso, installato sul controsoffitto e largo anche 80 cm, per una sensazione di relax accentuata dall’avvolgente effetto pioggia. Possono poi essere aggiunti anche altri elementi multispruzzo con getti orizzontali inclinati ed intermittenti, oppure lame d’acqua con effetto cascata o altri accessori che mettono a dura prova la tenuta anche dei migliori box-doccia. I parametri per orientarsi nella scelta sono quindi diventati molteplici: innanzitutto bisogna ragionare sul tema della portata d’acqua dell’impianto di riferimento per capire se è compatibile e sufficiente per il tipo di doccetteria selezionato. In molti casi dove la portata è ancora intorno agli 11-12 litri al minuto è difficile integrare i nuovi elementi (che hanno bisogno di valori intorno ai 14-15 litri al minuto). Poi, come anticipato, bisogna valutare il livello di tenuta dell’acqua per evitare spiacevoli allagamenti e fuoriuscite. Infine, ovviamente, ci si concentrerà su fattori più estetici, alla ricerca del box-doccia perfetto.
Qualità Made in Italy
Il nostro Paese è in prima linea nel settore della doccetteria, con numerose aziende produttrici che trovano collocazione in due distretti principali: quello del novarese e quello del bresciano, con molti produttori concentrati nella zona del Lago d’Orta. Per quanto riguarda i materiali utilizzati negli stabilimenti produttivi, la doccetteria è solitamente realizzata in ottone cromato o in ABS, un materiale plastico ad effetto cromato, funzionale, leggero ed economico. Ad oggi però la tendenza di design è quella di costruire la doccetteria in acciaio inox, lo stesso materiale resistente e duraturo dei rubinetti e che Bianchi & Fontana utilizza dal 1972 per le proprie collezioni di box-doccia. La scelta del materiale facilita gli abbinamenti tra profili dei box e doccetteria, anche nei casi di texture satinata, quella che oggi va per la maggiore, facilitata dalle finiture galvaniche disponibili presso i migliori produttori sul mercato.
Per consigli su come abbinare box-doccia e doccetteria, tenendo presenti tutti questi parametri, è possibile rivolgersi agli esperti rivenditori Bianchi & Fontana che sapranno accompagnarvi nella ricerca della perfetta compatibilità fra elementi di doccetteria e il modello di box-doccia più idoneo alle vostre esigenze.