La doccia è un’operazione quotidiana che può essere resa più green. Risparmiare acqua ed energia in nome della sostenibilità ambientale è possibile, si comincia dalla riduzione degli sprechi…
Fra i temi salienti del nostro tempo figurano il rincaro energetico, la siccità e il consumo eccessivo di risorse, tutti problemi che richiedono una risposta, sia collettiva che individuale. Affrontare problemi così grandi e complessi spesso non è facile ma ognuno può fare la sua parte, dalle grandi aziende fino ad arrivare al singolo. Cerchiamo quindi di capire come si può agire nel settore dei box-doccia per dare il proprio contributo alla causa, partendo dall’esempio dell’azienda bolognese Bianchi & Fontana.
La sostenibilità è un affare di tutti
Anche Bianchi & Fontana, così come molte altre aziende, lavora con un’attenzione costante alla sostenibilità per quanto riguarda l’utilizzo delle materie prime – vetro e acciaio -, la scelta di fornitori di energia proveniente da fonti rinnovabili e il corretto smaltimento degli scarti di lavorazione. Senza contare poi che l’utilizzo di un box-doccia Bianchi & Fontana, grazie alla sua resistenza e durata anche fino a 30 anni, consente ai clienti di risparmiare denaro e costi sul lungo periodo.
Tuttavia, l’attenzione all’ambiente passa soprattutto da piccoli gesti quotidiani e, nel caso dell’igiene personale e della doccia, dalla riduzione del consumo di acqua, bene sempre più prezioso. Infatti, la sempre maggiore sensibilità dei consumatori verso questo tema ha portato all’invenzione di meccanismi che facilitano il risparmio di acqua sotto la doccia.
Dalla tecnologia all’arte
Oggi sono disponibili sul mercato diverse soluzioni per attuare un efficace risparmio idrico, da quelle analogiche come il semplice riduttore di flusso, a quelle più “smart” e tecnologiche. Grazie alla versatilità e all’adattabilità dei box-doccia Bianchi & Fontana, inserire uno di questi accorgimenti al loro interno è un primo ed efficace step per rendere la propria doccia più green. Ecco come fare:
- Utilizzare una clessidra o timer per ridurre il tempo di permanenza sotto il getto d’acqua. In alternativa, si può creare una playlist musicale per scandire il tempo a ritmo di musica, riducendo il tempo di permanenza sotto il getto d’acqua alla durata, predefinita, di una canzone tutta da cantare sotto la doccia.
- A livello di rubinetteria, è possibile optare per doccini con pulsanti per la riduzione del getto d’acqua o dotati di sensori che spengono l’acqua quando non percepiscono presenza umana sotto il getto. Esistono anche doccini smart a risparmio idrico che mostrano su display il consumo di litri d’acqua e la temperatura, suggerendo quando chiudere il flusso.
- Le migliori idee poi nascono dalla ricerca, sono molte le start up che stanno sperimentando servizi interessanti per la comunità. Ad esempio, è stato inventato un sistema di recupero e purificazione dell’acqua utilizzata durante la doccia così da evitarne lo spreco, oppure un circuito che dirotta l’acqua della doccia alla cassetta di scarico del WC.
A livello creativo e simbolico, l’attenzione verso il tema dello spreco passa poi anche da “provocazioni” di carattere artistico come quella dell’artista londinese Elisabeth Buecher. La suainstallazione My shower curtain is a green warrior prevede tende provviste di coni gonfiabili, dotati di timer, che si riempiono d’acqua e punzecchiano la persona in doccia quando supera il tempo massimo di permanenza (4 minuti). Non si tratta di oggetti reperibili sul mercato, ma molto utili a creare dibattito sul tema, sensibilizzando la collettività sull’importanza di ridurre il consumo di acqua non necessario.