Si rinnova a Bologna l’appuntamento con il principale salone dedicato alla ceramica e ai rivestimenti. L’edizione 2023 punta all’internazionalizzazione e alla formazione, per mantenere il primato del made in Italy: il commento di Alberto Bianchi, CEO di B&F Design
“L’impegno di trasferire la nostra produzione in un nuovo e più moderno sito produttivo proprio in queste settimane non ci ha consentito di organizzare una partecipazione a Cersaie da protagonisti – spiega Bianchi -, tuttavia seguiamo sempre con molta attenzione l’evoluzione di un appuntamento per noi fondamentale come quello bolognese dedicato alla ceramica. In cinque giorni, e da sempre, il Cersaie ha saputo offrire una serie di spunti che ci hanno consentito anno dopo anno di crescere e di essere propositivi in un settore dinamico come quello dell’arredobagno, consolidando un proposta che negli anni ha saputo raccogliere le sfide dei trend di mercato. I box-doccia in acciaio inox e vetro temprato ormai li sappiamo fare, ma appuntamenti come Cersaie ci hanno insegnato che è necessario avere una visione un po’ più ampia: serve immaginazione. L’ambiente bagno ha cambiato faccia molte volte, trasformandosi da luogo di servizio a spazio benessere per l’igiene del corpo e della mente, chiamando in causa elementi funzionali ed estetici in un mix in continua trasformazione a cui dobbiamo prestare grande attenzione se vogliamo mantenere la nostra posizione di leadership, sia in ambito creativo-progettuale, sia in ambito produttivo”.
La chiave della sostenibilità e della qualità
“Il lavoro di ricerca sui materiali è fondamentale – aggiunge Bianchi -, così come l’attenzione alla sostenibilità che è oggi il principale mantra per ogni attività produttiva. Si tratta di essere sostenibili nei confronti dell’ambiente, risparmiando e riciclando risorse, abbassando i consumi energetici, impattando il meno possibile sul pianeta. Le recenti alluvioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna hanno procurato danni anche alle aziende del nostro settore e, di conseguenza, anche all’assetto sociale dei territori. I distretti produttivi della ceramica producono certamente ricchezza (secondo i dati di Confindustria Ceramica il comparto vale oltre 8 miliardi di Euro) ma solo fino a che riescono ad essere produttivi; dove gli eventi climatici hanno colpito duro ne hanno fatto le spese le persone e le famiglie dei lavoratori coinvolte. La sostenibilità economica presuppone poi che le imprese siano sempre aggiornate per quanto riguarda ricerca e sviluppo su materiali e soluzioni. Questo richiede costanti investimenti, sofisticate sinergie con le Università e i Centri di Ricerca, ma anche un confronto di alto profilo come quello offerto da Cersaie e altri saloni internazionali”.
I primi 40 anni di Cersaie
“Sarà quindi un piacere – conclude Bianchi – visitare Cersaie 2023 e ripercorrere i suoi 40 anni di storia, ricostruiti nel percorso espositivo Route 40 dove il visitatore potrà rivedere i momenti caratterizzanti di questi quattro decenni, sottolineando i grandi cambiamenti avvenuti in ambito culturale, sociale, progettuale e produttivo. Un piccolo viaggio della memoria insomma per pensare al futuro del nostro settore, con un elemento di novità molto positivo: oltre al Master in Impresa e Tecnologia ceramica per neolaureati, giunto alla sua III edizione, è stato annunciato anche un nuovo corso di specializzazione per la formazione di un Tecnico per il processo e la manutenzione nell’industria ceramica, figura importante per il settore, in grado di presidiare ed intervenire sulla produzione con possibilità di operare sugli impianti per ottimizzarne il processo. Il corso è organizzato da Nuova Cerform e promosso da Confindustria Ceramica, gratuito per i partecipati perché finanziato della Regione Emilia-Romagna. Con queste premesse mi viene da dire avanti così!”.
Alberto Bianchi