Difficile a dirsi se l’igiene personale possa essere considerata una forma d’arte, ma è certo che l’acqua e l’ambiente da bagno sono stati spesso soggetti ispiratori per quadri e dipinti. Ecco quindi l’ambiente da bagno raccontato in piccole pillole d’arte.
Molti sono gli artisti e i pittori che hanno dedicato parte delle loro opere alla routine di pulizia personale. Dall’Impressionismo all’arte contemporanea, passando per la Pop Art, la cura del corpo ha conquistato spazio nelle diverse correnti artistiche e numerosi interpreti hanno omaggiato l’importanza dell’acqua nella nostra vita quotidiana. Fra i quadri più celebri aventi come protagonista la routine della vasca c’è sicuramente la serie di dipinti di Degas realizzata negli anni 80 dell’Ottocento che comprende ad esempio Donna in una vasca da bagno e Donna in una tinozza, raffiguranti l’azione di lavarsi come un momento intimo, evocato con la semplicità e la leggerezza tipica degli impressionisti. Un altro celebre quadro raffigurante una scena emotivamente molto più impattante è la Morte di Marat di Jacques-Louis David, dipinto del 1793 che raffigura l’assassinio di uno dei padri della rivoluzione francese avvenuto proprio nella vasca da bagno. In tempi più recenti abbiamo poi altre opere come Ciò che l’acqua mi ha dato dipinto da Frida Khalo negli anni ’40 con profonde influenze surrealiste, oppure lo stile fumettistico di Donna al bagno di Roy Lichtenstein divenuto una delle icone della Pop Art anni ’60. Da citare anche la serie di dipinti del colombiano Fernando Botero, caratterizzati da un’ambientazione molto luminosa e da figure tonde e opulente, o le opere dello scozzese contemporaneo Jack Vettriano, come Rituali notturni del 2002 che esprime il senso di relax del rituale del bagno: una donna immersa nella vasca da bagno con una sigaretta accesa e un calice in mano
Dalla vasca al box-doccia nell’arte
Meno citato nel mondo dell’arte rispetto alla vasca, anche il box-doccia cerca di ritagliarsi un piccolo spazio nella rappresentazione della quotidianità. Un primo esempio è il dipinto di David Hockney Man in Shower in Beverly Hills del 1964. In quest’opera affiorano tutti gli elementi cari all’autore come l’acqua che scorre, la tenda della doccia e le scene di vita domestica.
Se invece guardiamo al mondo della scultura, i box-doccia sono recentemente entrati anche lì. Infatti, recentemente, il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra ha ospitato la mostra Marcher sur l’eau curata dall’artista Jakob Lena Knebl in cui i box-doccia sono stati utilizzati come ambientazione per esporre i corpi nudi di pregiate sculture neoclassiche come La Venere Italica di Antonio Canova, La Venere al Bagno di James Pradier e una scultura di Roger Ferrier raffigurante un bambino. La scelta di usare i box-doccia come setting si deve alla volontà dell’artista di rendere il confine fra sfera pubblica e privata meno nitido, filtrato dalla barriera glamour che può offrire un box-doccia di design.
Il richiamo all’arte ha coinvolto anche BianchiFontana, infatti l’azienda bolognese ripropone sul proprio sito www.bianchifontana.com un tributo a Jackson Pollock, uno dei maggiori rappresentanti dell’espressionismo astratto, largamente citato sul set fotografico realizzato per la collezione Even.
Questa operazione intende essere un omaggio al ritorno del colore e alla sempre maggiore richiesta del mercato di box-doccia con profili in grado di abbinarsi all’arredo circostante, cui BianchiFontana risponde con un’ampia gamma di finiture galvaniche, elaborata in anni di professionalità ed esperienza e in grado di combinarsi con ogni tipo di rivestimento, di rubinetteria e di finitura cromatica o di materiali.
Nella foto: Installation Salle de bains, Jakob Lena Knebl – Exposition Marcher sur l’eau – Antonio CANOVA (1757 – 1822) Vénus Italica ou Vénus sortant du bain, 1807-1810 N° d’inv. 1846-0003
Per gentile concessione © Musée d’art et d’histoire de Genève, photo: J. Gremaud