Oggi ci occupiamo di box-doccia in ambiente marino, approfittando della disponibilità, della simpatia e dell’esperienza di un lupo di mare del calibro di Rinaldo Agostini, navigatore instancabile e oggi Presidente della Marina di Alassio in Liguria. Esperto di onde e di navigazione è stato anche a lungo punto di riferimento per la squadra olimpica italiana di vela. E chi meglio di lui potrebbe raccontarci come deve essere concepito un box-doccia di bordo?
Rinaldo, come sono iniziati il tuo amore per il mare e la tua carriera nell’ambito nautico?
Diciamo che sono praticamente nato con i piedi a mollo! Ho iniziato da piccolo, nel 1969, al Circolo Nautico al Mare di Alassio, il mio paese, e non mi son più fermato. La scuola di vela era già all’epoca abbastanza all’avanguardia perché disponeva di Optimist, monoscafi di circa 2,30 metri che poi si sono diffusi nelle scuole nautiche di tutta Italia in quanto particolarmente indicati per i bambini. Successivamente sono passato alle competizioni con altre imbarcazioni come la Flying Junior, la 470 e le barche cabinate più grandi, fino a raggiungere il grado di istruttore di vela, prima a Laigueglia e poi ad Alassio.
Il mare è un’impetuosa forza della natura, imprevedibile ed è una vera e propria scuola. Ecco perché è necessaria una formazione costante. L’apprendimento continuo infatti è la chiave per riuscire a migliorarsi ogni giorno e questo vale per la vela ma anche per tutti gli altri ambiti. Questo è sicuramente uno degli aspetti che più apprezzo e che mi ha portato a collaborare con diverse realtà, compresa quella olimpica.
A questo proposito ho lavorato per 9 anni come coordinatore della squadra olimpica italiana di vela, una relazione nata in seguito all’incontro con Valentin Mankin, allora Direttore Tecnico della Federazione Italiana di Vela: un’esperienza incredibilmente stimolante a cui si è aggiunto l’onore di lavorare al fianco di una persona come Valentin.
Parliamo ora della routine quotidiana in barca, facendo riferimento alla doccia che per noi di Bianchi & Fontana è sempre oggetto di studio e ricerca…
Diciamo che la permanenza in barca, per quanto affascinante è tutt’altro che una passeggiata! Il sole, il sale, il mare, il vento sono tutti elementi che possono affaticare la mente e il corpo. Per questo motivo cerco sempre di ritagliarmi qualche momento per una doccia in pieno relax che mi tolga la stanchezza e mi rigeneri. Evidentemente l’attrezzatura utilizzata ha un ruolo importante e l’intimità di un box comodo e ben progettato può essere di grande aiuto.
Adattare un box-doccia all’ambiente nautico non è affatto semplice e richiede da parte del produttore tanta passione, tecnica, esperienza e intelligenza che gli consentano di capire le problematiche legate all’ambiente nautico. Quando si è in barca, i movimenti causati dalle onde del mare possono essere di infinite tipologie, soprattutto con mare agitato e burrasche. Per questo il box-doccia deve essere in grado di resistere a queste sollecitazioni con struttura e ante sempre ben “ancorate” per evitare incidenti pericolosi per l’equipaggio. Insomma, progettare box-doccia per il nostro ambiente è un lavoro delicato da lasciare ai professionisti del settore.
È stato un piacere conoscere e confrontarsi con Rinaldo Agostini a cui va un particolare ringraziamento per avere generosamente condiviso con noi un pizzico della sua lunga esperienza marinara.
Buon vento capitano!