Per orientarsi con sicurezza nel mondo dei box-doccia un parametro molto utile a garanzia di qualità e sicurezza dei prodotti è la marchiatura CE, rilasciata dalla Comunità Europea, che stabilisce la conformità dei modelli in commercio per quanto riguarda materie prime e funzionalità
Tra i tanti aspetti interessati dalla normativa CE per il mondo delle cabine doccia, oltre alle caratteristiche di resistenza alla corrosione, agli urti e ai cicli di bagnatura e asciugatura, c’è sicuramente anche quello della tenuta dell’acqua che viene comprovata attraverso specifici test. In particolare, queste prove variano a seconda se ci troviamo di fronte a una doccia stand-alone (con piatto, chiusure e rubinetteria già assemblati) o se invece ci misuriamo con una chiusura-doccia da adattare al proprio design di interni.
Abbiamo approfondito la questione con l’Ufficio Tecnico di BianchiFontana, azienda bolognese che produce chiusure doccia da oltre 50 anni: “Tutti i nostri prodotti soddisfano le normative europee e hanno ottenuto il marchio CE grazie ai rigidi controlli e agli alti standard qualitativi rispettati – hanno dichiarato gli esperti di BianchiFontana -. In particolare, la normativa CE 14428:2018 prevede due tipologie di test per verificare la tenuta d’acqua delle nostre chiusure-doccia, prodotti che per definizione non devono necessariamente essere a tenuta stagna come le cosiddette ‘multifunzione’ ma devono piuttosto fornire una protezione sufficiente alla fuoriuscita di acqua per proteggere i rivestimenti del bagno e per la sicurezza d’uso”.
Il primo tipo di test (svolto internamente da BianchiFontana) consiste nel posizionare al centro della doccia un bulbo della portata di 13 litri al minuto in modo che questo sia parallelo alla chiusura. Azionandolo per la durata di circa un minuto non devono verificarsi fuoriuscite d’acqua, se non piccole gocce. Per la seconda prova di verifica, il bulbo viene invece disposto perpendicolarmente alla chiusura a circa 1 metro di distanza dalle cerniere e dalle giunture. Se muovendo il bulbo in funzione fuoriescono dalla doccia solo minime gocce d’acqua allora la prova è stata superata e il prodotto può ottenere il marchio di conformità CE.
“L’aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando si acquista un box-doccia è sicuramente la rispondenza alle proprie esigenze d’uso. Chi cerca una doccia con getti d’acqua orizzontali e le funzioni di doccia idromassaggio dovrà fare preferibilmente riferimento ai box multifunzione stand alone che sono progettati per contenere l’acqua ai massimi livelli (sebbene talvolta per garantire funzionalità sia necessario scendere a compromessi con l’estetica). Dove invece prevalgono il design degli interni, la cura delle finiture, oppure c’è la necessità di adattare in modo sartoriale le chiusure a rivestimenti particolari o a spazi predefiniti, per un utilizzo “classico” della doccia, cioè limitato alla caduta verticale di acqua dall’alto verso il basso, la soluzione delle chiusure in acciaio e vetro risulta quella ottimale, anche per le ottime caratteristiche di durata dei materiali e per l’essenzialità di un design destinato a resistere in modo eccezionale a mode e tendenze”.
A questo proposito e per orientare rivenditori e clienti nella scelta del modello più in linea con le proprie esigenze BianchiFontana ha studiato un indicatore di tenuta dell’acqua denominato ‘gocciometro’, riportato sui listini, sulle schede prodotto, sui manuali di installazione e sul sito dell’azienda per classificare il grado di tenuta dei singoli modelli in un rating da 1 a 5 gocce, dove 5 gocce rappresentano il massimo di tenuta mentre 1 è lo standard minimo consentito ad una parete paraspruzzi.
Nella gamma BianchiFontana 5 gocce le hanno guadagnate il modello Onda 01 e tutta la collezione Vela; rivolgendosi però agli esperti di BianchiFontana o ai loro rivenditori autorizzati, si avrà sempre la certezza di essere accompagnati con professionalità nella scelta del miglior prodotto in linea con le proprie effettive necessità.