In barba all’obsolescenza programmata è stato dimostrato che i box-doccia di BianchiFontana limitano l’impatto ambientale e, con i dovuti accorgimenti, possono durare più di 30 anni
Sono molte le imprese che per approccio etico e per contenere i costi hanno scelto la strada della sostenibilità. La riduzione dell’impatto ambientale si ottiene soprattutto con precisi investimenti in tema di energia, di smaltimento rifiuti, ottimizzando la logistica e digitalizzando i processi produttivi.
Vi sono poi comparti produttivi in cui la sostenibilità è già un valore intrinseco del bene che viene prodotto, ed ora spieghiamo perché i box doccia di BianchiFontana rientrano in questa casistica.
Produrre un box doccia in vetro e acciaio inox, al netto dell’impatto necessario alla produzione delle materie prime (il vetro e l’acciaio che, nel nostro caso, vengono acquistate in lastre pronte per essere lavorate), significa lavorare con materiali che sono al 95% riciclabili e dunque spesso già provenienti da riciclo. L’acciaio e il vetro sono completamente riciclabili e lo stesso principio vale per il cartone utilizzato negli imballaggi di protezione.
Design inossidabile
In BianchiFontana hanno ridotto al minimo l’utilizzo di componenti in plastica, sia nell’assemblaggio dei box-doccia, sia negli imballi, limitandolo ad alcuni piccoli componenti come le rotelline di scorrimento e alcune guarnizioni, impegnandosi però a garantirne il corretto smaltimento in azienda (dove sono installate apposite isole ecologiche per la raccolta differenziata).
Le lastre d’acciaio vengono tagliate e piegate senza rimuovere la pellicola di protezione applicata dai produttori fino al momento della posa in opera, e questa somma di accorgimenti, unita alla grande resistenza dei materiali e all’essenzialità del design delle collezioni BianchiFontana, fanno sì che i box-doccia possano resistere per diversi decenni facendo anche della durata una caratteristica “ecologica”, proprio perché possono adempiere la funzione per cui sono stati creati per un lungo tempo prima di diventare “rifiuti” da mandare al riciclo e ritornare acciaio e vetro grezzi.
Sartoriali senza sprechi
A completare il quadro di sostenibilità di BianchiFontana ci sono un altro paio di elementi degni di nota: uno dei criteri nella scelta del fornitore di energia è stata la percentuale dichiarata di energia proveniente da fonti rinnovabili (il 70%), inoltre, le cartucce esauste di silicone utilizzato in alcune fasi di lavorazione e di posa in opera, vengono smaltite come rifiuti speciali per evitare la dispersione nell’ambiente di plastiche e residui chimici.
Se poi pensiamo che alcune collezioni, come per esempio Vela, sono già predisposte per diverse misure e con differenti modalità e orientamenti di chiusura, ecco che non è necessario occupare grandi spazi con stock differenti per rispondere alle esigenze di una gran parte della clientela, così come tagli e sfridi di acciaio e vetro in fase di installazione sono ridotti all’osso… più sostenibili di così!