Le abitudini relative all’igiene personale sono diverse da Paese a Paese ma, prima o poi, una doccia se la fanno tutti. Riuscire ad aprirsi al mercato estero rimane dunque un passo importante per un’azienda italiana del settore e, a questo proposito, abbiamo chiesto ad Alberto Bianchi, amministratore delegato BianchiFontana, quale sia il suo approccio al mercato estero e quale sia la sua personale esperienza nel diffondere i suoi box-doccia in acciaio inox e vetro temprato.
Quali sono le modalità con cui un’azienda italiana può aprirsi verso il mercato estero?
Secondo la nostra esperienza, ci sono due modalità per avvicinarsi al mercato estero. Si può tentare di costruire una propria rete oppure si può far arrivare i prodotti all’estero tramite un cliente o un rivenditore italiano. In questo momento come BianchiFontana lavoriamo preferibilmente con la seconda modalità, soprattutto nei canali dell’hotellerie e del settore nautico, dove affrontiamo in modo indiretto il mercato estero grazie all’intermediazione di cantieri e arredatori italiani che sono oggi molto apprezzati e quotati a livello internazionale. Si tratta di una modalità più compatibile rispetto alle dimensioni artigianali della nostra azienda e alla specificità dei nostri prodotti, piuttosto che il classico retail che richiede onerosi investimenti in comunicazione e promozione, oltre alla strutturazione di una rete di vendita con specifiche competenze come siamo riusciti a fare in Italia.
Quali sono oggi i mercati di riferimento per BianchiFontana, compatibilmente con l’evolversi della difficile situazione politica ed economica in Europa?
Attraverso l’azione di agenti e contatti, stiamo cercando di espandere gradualmente il nostro raggio di azione sul mercato estero. Un’area molto in sintonia con il nostro prodotto è sicuramente l’area mediterranea dove siamo operativi sia sul lato europeo sia su quello africano specialmente nel settore dell’hotellerie. Un’altra area geografica alla quale siamo molto interessati è l’est Europa, dove abbiamo iniziato ad essere operativi qualche anno fa raggiungendo un discreto successo in alcuni Paesi come Romania, Moldova o Cipro. Sulla scorta dell’esperienza consolidata in Francia stiamo cercando di aprirci anche al mercato spagnolo e a quello greco, molto affini al mercato italiano e potenzialmente molto ricettivi per il nostro tipo di box-doccia.
Dall’esperienza BianchiFontana all’estero, sono emersi trend o richieste particolari che caratterizzano un’area geografica o un Paese piuttosto che un altro?
Negli anni abbiamo riscontrato alcune tendenze che, molto genericamente, caratterizzano aree geografiche diverse. Per la nostra esperienza, solitamente nei Paesi arabi e in quelli dell’Est Europa c’è una maggiore richiesta di box-doccia ricchi di dettagli come le finiture dorate o il vetro decorato. La ragione dietro a questo trend è la logica di acquisto che in alcune zone è legata allo status e che porta a prediligere prodotti di alta gamma e con un alto livello di personalizzazione che non troverebbero nel proprio Paese. Un altro esempio può essere il mercato francese dove abbiamo riscontrato un particolare apprezzamento per le finiture galvaniche che permettono di abbinare la cabina doccia al resto della rubinetteria, ai rivestimenti più innovativi e all’arredo bagno.
E riguardo gli standard di sicurezza o la funzionalità dei box-doccia ci sono particolari accorgimenti quando si approccia il mercato estero?
Quando ci si vuole aprire al mercato estero bisogna essere pronti ad incontrare abitudini ed esigenze diverse che, in qualche caso possono rappresentare una sfida interessante.
Per fare qualche esempio, nei Paesi del Nord Europa c’è una grandissima attenzione ai temi di sostenibilità e sicurezza e per questo vengono richieste certificazioni più stringenti rispetto alle norme CE diffuse nel Vecchio Continente Oppure, in un mercato importante per volumi e dimensioni come quello tedesco, dove c’è una forte competizione tra marchi, si guarda con maggiore attenzione agli aspetti funzionali di un box-doccia rispetto alla dimensione puramente estetica di linee e materiali. Su questo terreno ci sentiamo particolarmente competitivi per la cura che tradizionalmente mettiamo nel ricercare un equilibrio ottimale tra design e funzionalità in tutte le nostre collezioni.