Per un’azienda che tratta materiali come acciaio e vetro, i cui componenti e materie prime sono sensibili a fluttuazioni di prezzo e quotazioni di borsa altalenanti, muoversi sul mercato è una sfida continua. Nonostante le diverse crisi internazionali, tuttavia, il periodo attuale pare caratterizzato da una leggera stabilità dei prezzi
Con Alberto Bianchi, CEO di Bianchi & Fontana, facciamo il punto sull’attuale situazione dei mercati di acciaio inox e vetro temprato, i due materiali utilizzati dall’azienda bolognese nella realizzazione dei suoi pregiati box-doccia, conosciuti per il loro design e la loro longevità.
Che periodo sta vivendo il mercato? Le guerre in Ucraina e in Medio Oriente o i disordini nel Mar Rosso incidono negativamente sui prezzi delle materie prime?
Vediamo e viviamo positivamente l’incertezza del nostro tempo. Infatti, per quanto riguarda le materie prime che utilizziamo quotidianamente in azienda, i prezzi del mercato si sono ridotti circa del 40% rispetto ai picchi di rialzo degli ultimi tempi, tornando a livelli di acquisto accettabili. Il nichel per esempio (principale componente dell’acciaio), quotato alla borsa di Londra, è oggi vicino ai livelli più bassi degli ultimi 5 anni. Anche l’acciaio ha visto importanti riduzioni di prezzo, ma questo vale solo per gli acquisti da acciaieria e quindi ancora da lavorare. Chi invece ha fatto scorta o ha acquistato quando i prezzi erano molto alti deve oggi rientrare degli investimenti, quotando a prezzi molto alti i lavorati e gli accessori a magazzino.
Questa distinzione incide sul costo di produzione dei box-doccia? Se sì, come?
Direi di sì, e non poco. Infatti, la maggiore incidenza sul costo del box-doccia è ormai data da accessori come maniglie, cerniere, bracci di sostegno e così via, il cui costo è sganciato dalla quotazione della materia prima. Discorso diverso invece per l’acciaio dei profili, destinato tra l’altro a una presenza sempre più minimal a causa delle tendenze estetiche e di design, ma anche per il vetro, che ha un prezzo stabile, soprattutto ora che l’energia ha costi contenuti, e quindi un’incidenza minore sul prezzo finale del box.
Per quanto riguarda i vostri settori di riferimento ci sono particolari differenze?
Anche a questo mi sento di rispondere in modo affermativo. Con la nostra azienda abbiamo riscontrato un forte rallentamento a partire dall’autunno del mercato del retail domestico, dovuto principalmente al blocco del bonus 110% che aveva tirato una volata molto interessante nelle ristrutturazioni. Sembrano invece andare in direzione opposta altri due settori di mercato per noi molto importanti come la nautica e l’hotellerie che ci vedono ultimamente molto impegnati. Entrambi stanno vivendo un felice momento di ripresa.
Come vi state orientando dunque nella scelta dei fornitori?
Nella scelta dei fornitori utilizziamo un metro di valutazione che tiene conto principalmente di tre fattori: la qualità del materiale proposto, il servizio offerto e infine il prezzo. Anche in relazione alle tipologie di mercato, in particolare quello nautico e quello contract per gli hotel e le SPA, cerchiamo di offrire ai nostri clienti box-doccia realizzati con materiale di alta qualità, sia sulle nostre collezioni – dalla più storica Oasi alla più recente Zakia – sia per i progetti di customizzazione My Box, lavorando con soluzioni e finiture senza compromessi per funzionalità, estetica, eleganza e durata.